Nei luoghi di lavoro

In questo caso la priorità non è il comfort ma la sicurezza.

Le norme vigenti (prima il Dlgs 277 del 1997 e oggi il Dlgs. 81/08) dettano le prescrizioni per garantire la salute dei lavoratori all’esposizione al rumore e alle vibrazioni percepite nella parte mano-braccio o nell’intero corpo.

Quando è richiesta la presenza di un tecnico per rilevare l’esposizione allora i passaggi sono:

– rilevare per ogni postazione di lavoro e per ogni lavoratore i livelli di esposizione al rumore e alle vibrazioni;

– individuare con il datore di lavoro le scelte più opportune per garantire il rispetto dei limiti di esposizione fissati dalla normativa agendo in ordine di priorità

1) riducendo le emissioni delle sorgenti ovvero intervenendo sulle macchine o sugli impianti;

2) organizzando in modo congruo le attività lavorative

3) dotando o imponendo al lavoratore l’uso degli otoprotettori o dei DPI per attenuare le vibrazioni.

– aggiornare il DVR.

Il tecnico qualificato dovrà:

– misurare le caratteristiche acustiche e dinamiche dell’impianto;

– misurare il tempo di riverbero dello stabilimento e le eventuali correzioni acustiche da apporre;

– progettare quando occorre per le macchine in cui i limiti vigenti sono superati le strutture fonoisolanti e fonoassorbenti compatibili con le esigenze del ciclo produttivo e in grado di salvaguardare la salute dei lavoratori non solo sotto l’aspetto acustico e vibrazionale ovvero che costituisca esse stesse fonte di pericolo per l’incolumità dei lavoratori.